Patologie del Gomito

Fratture dell'Omero Distale

1. Che cos'è la Frattura dell'Omero Distale

La frattura dell'omero distale è una lesione che interessa la parte inferiore dell'omero, vicino al gomito. Questa regione è composta da strutture articolari complesse (troclea, capitulum humeri ed epicondili), che si articolano con il radio e l’ulna prossimali. Le fratture distali dell’omero sono relativamente rare e rappresentano circa il 2% delle fratture in generale e il 30% delle fratture del gomito negli adulti.


2. Cause

Le principali cause includono:

  • Traumi diretti:
    come cadute con impatto sul gomito o incidenti stradali, che rappresentano il 60-70% dei casi negli adulti.
  • Traumi indiretti:
    come cadute con braccio teso, in cui la forza viene trasmessa lungo l'osso fino alla parte distale.
  • Fratture patologiche:
    dovute a condizioni preesistenti come l'osteoporosi o tumori ossei, più comuni negli anziani. Nei bambini, le fratture dell’omero distale sono spesso correlate a cadute accidentali durante il gioco.

3. Sintomi

I sintomi principali includono:

  • Dolore intenso
    localizzato al gomito e difficoltà a muoverlo.
  • Deformità evidente
    dell’articolazione in caso di frattura scomposta.
  • Gonfiore e lividi
    nella zona colpita.
  • Limitazione funzionale
    completa o parziale del movimento del gomito e del braccio.
  • In alcuni casi, possono verificarsi lesioni neurovascolari concomitanti, che interessano fino al 10-15% delle fratture scomposte, con sintomi come perdita di sensibilità o difficoltà nella circolazione sanguigna.

4. Diagnosi

La diagnosi si basa su:

  • Esame clinico:
    valutazione di dolore, deformità e integrità neurovascolare.
  • Imaging radiologico:
    • Radiografie standard
      in proiezioni antero-posteriore e laterale per confermare la frattura e determinarne la tipologia.
    • TC (Tomografia Computerizzata):
      outilizzata per fratture complesse, per visualizzare meglio i dettagli delle linee di frattura e pianificare il trattamento.
  • Valutazioni complementari: in caso di sospette lesioni dei tessuti molli o vascolari ed in casi selezionati, si possono utilizzare risonanza magnetica (RM) o angiografia.

Trattamento della frattura dell’omero distale

Il trattamento varia in base alla gravità della frattura, alla presenza di scomposizione e al paziente:

  • .1 Trattamento conservativo:
    • Indicato per fratture composte o in pazienti non idonei a interventi chirurgici.
    • Consiste in immobilizzazione con gesso o tutore per un tempo variabile di 2-6 settimane, in base al tipo di frattura, seguita da fisioterapia.
  • .2 Trattamento chirurgico:
    • Necessario per fratture scomposte o instabili
    • Tecniche comuni includono:
      • Osteosintesi con placche e viti, utilizzata per garantire la stabilità dell’articolazione.
      • Protesi parziale dell’omero distale, utilizzata in alcuni pattern di frattura non riscostruibile con i mezzi di sintesi
      • Protesi totale del gomito, riservata di solito a pazienti anziani con grave compromissione articolare.
    • Il tasso di successo della chirurgia supera il 90%, ma complicanze come rigidità articolare, mancata guarigione della frattura o infezioni si verificano in circa il 5-10% dei pazienti.
  • .3 Riabilitazione:
    • Fondamentale per recuperare la funzionalità del gomito.
    • Include esercizi di mobilizzazione precoce e rafforzamento muscolare, con un percorso che può durare da 3 a 6 mesi.

Con un trattamento adeguato, la prognosi è generalmente buona, ma il recupero completo dipende dall'età del paziente, dalla gravità della frattura e dall'efficacia della riabilitazione.

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